Un esemplare unico della 2CV da un’idea rimasta nel cassetto del designer
“Dev’essere bianca e gialla. La scocca bianca, i parafanghi gialli, così come il cofano posteriore e la capote. I paraurti devono essere bianchi, come le scocche dei fari (rotondi, mi raccomando), bianchi anche i cerchi delle ruote. Sul bagagliaio c’è il disegno di un salvagente e sulle portiere un cappello da marinaio ed una pipa. Guardandola, si deve pensare al cielo, al mare, al sole, alla gioia di vivere”. Così Serge Gevin, artista, designer e grafico francese, a cui si deve la prima serie speciale, la “Spot”, della mitica vettura Citroen 2CV, raccontava di un’idea rimasta nel cassetto: quello di un’altra serie speciale della celebre Due Cavalli.
Nata per motorizzare un Paese in via di ricostruzione, la 2CV divenne ben presto uno stile di vita, grazie al suo look retrò ma nello stesso tempo assai simpatico, che seppe attirare intere generazioni di appassionati. Ancora oggigiorno la 2CV è un’auto ricordata con molto affetto e nostalgia. Durante gli anni del movimento hippy divenne uno dei veicoli-simbolo dell’epoca, assieme al Volkswagen Bulli ed al Maggiolino. In seguito, nacquero numerosi sodalizi legati a questa vettura, ma non solo: con il passare degli anni sono nati anche dei locali di vario genere intitolati alla 2CV.
Ora quell’idea potrebbe presto diventare realtà grazie alla volontà un po’ folle di Citroen, che ha deciso di realizzare, con la supervisione di Gevin in persona, un esemplare unico – “come unica è sempre un’opera d’arte”, afferma la Casa del double Chevron – di quella serie speciale mai nata.
Nulla trapela sui tempi dell’operazione, ma la Citroen fa sapere che si sta partendo dalle ceneri di una 2CV Club del 1982 e promette che “sarà un raggio di… soleil per illuminare la lunga e gloriosa storia della piccola Deuche. Coming soon!”.